Conto corrente postale: ecco il costo mensile che pochi conoscono

Il conto corrente postale, proposto da Poste Italiane attraverso la linea BancoPosta, rappresenta una delle soluzioni più diffuse nel panorama finanziario italiano. Nonostante la sua apparente semplicità e la popolarità tra milioni di utenti, ancora molti non conoscono in dettaglio il costo mensile effettivo e le varie voci di spesa che possono incidere sul bilancio annuale del titolare. Analizzare questi aspetti è fondamentale per operare scelte consapevoli e, soprattutto, per evitare spiacevoli sorprese a fine anno.

Quanto costa davvero un conto corrente postale?

Il canone mensile di un conto corrente postale può variare sensibilmente in base alla tipologia scelta e alle agevolazioni disponibili. In generale, si parte da una cifra base piuttosto contenuta, che può essere pari a 2 euro al mese per alcune opzioni base, come le formule riservate ai giovani o ai clienti con requisiti specifici. Tuttavia, per la versione standard e per i servizi più completi, il canone può arrivare rapidamente a 7, 8 o 10 euro mensili, con alcune versioni che prevedono un unico pagamento annuale di circa 30 euro per la gestione standard del conto, offrendo talvolta opzioni a costo zero per categorie particolari come i pensionati o i titolari di ISEE basso, sotto la soglia degli 11.600 euro annui.

Quello che spesso passa inosservato è che questi costi fissi possono essere ulteriormente ridotti o addirittura azzerati grazie a particolari condizioni o promozioni. Ad esempio, l’accredito di stipendio o pensione direttamente sul conto consente uno sconto di 2 euro al mese. A ciò si aggiungono riduzioni progressive in base al patrimonio depositato: si va da 1 euro al mese di sconto per un patrimonio superiore a 5.000 euro, fino a 3 euro al mese per giacenze superiori a 20.000 euro nelle versioni più avanzate del conto.

Le spese di cui pochi sono a conoscenza

Molti utenti scelgono il conto BancoPosta perché attratti dai bassi costi dichiarati, ma trascurano le numerose voci secondarie che, sommate tra loro, possono incidere pesantemente sul bilancio annuale. Un elemento spesso sottovalutato è l’imposta di bollo che, secondo la normativa vigente, viene applicata su tutti i conti con una giacenza media superiore a 5.000 euro e ammonta a 34,20 euro annui. Questo importo è proporzionale al periodo in cui il saldo supera la soglia e rappresenta una spesa fissa slegata dal canone del conto.

Un altro costo fisso spesso ignorato riguarda le carte di pagamento associate al conto. La carta di debito (come la carta Postepay) è normalmente inclusa nel canone, ma per le carte di credito i costi salgono notevolmente: la versione “classica” prevede un costo annuo di 44 euro, la versione “Oro” raggiunge i 70 euro, mentre altre versioni intermedie si attestano attorno ai 37 euro annui. Questi costi sono aggiuntivi al canone e potrebbero essere applicati automaticamente alla prima emissione della carta richiesta dal titolare del conto, spesso senza una comunicazione particolarmente chiara.

In aggiunta, ogni ulteriore servizio come bollettini, bonifici extra, ricariche e invio di documentazione cartacea può comportare addebiti specifici, che possono far salire la spesa totale ben oltre la quota di canone inizialmente prevista.

Tipologie di conto e vantaggi nascosti

Le principali tipologie di conto corrente postale sono concepite per rispondere a bisogni diversi:

  • Conto Start : nota per il canone ai minimi termini, ideale per giovani e chi esegue poche operazioni;
  • Opzione Medium: offre maggiori servizi ma richiede canoni più alti, compensati da possibili sconti patrimoniali;
  • Conto Plus o Business: pensato per chi ha esigenze evolute e movimenta capitali ingenti, offre sconti crescenti al crescere del patrimonio gestito e per i titolari di partita IVA;
  • Conto BancoPosta di Base: soluzione semplificata, pensata per cittadini con esigenze esclusivamente essenziali e, spesso, offerta gratuitamente ai possessori di ISEE basso.

Un aspetto da non sottovalutare è la trasparenza su queste formule. Per molte opzioni, soprattutto quelle che prevedono canone ridotto, è necessario inviare documentazione aggiuntiva come dichiarazioni ISEE, domanda di accredito stipendio, oppure sottoscrivere specifici questionari MiFID per accedere agli sconti patrimoniali. Questi passaggi, se non eseguiti correttamente, comportano automaticamente l’addebito del canone pieno.

L’apertura del conto corrente postale risulta invece gratuita per tutte le tipologie e le condizioni più aggiornate, come specificato dalla documentazione ufficiale e dai fogli informativi di Poste Italiane.

Attenzione alle spese “nascoste” e alle condizioni promozionali

Un altro aspetto spesso trascurato è l’insieme delle cosiddette spese nascoste che possono accumularsi nel tempo. Secondo le principali associazioni dei consumatori, il cliente medio spesso non si rende conto di quanto incide il canone delle carte o il prelievo di contanti presso sportelli diversi da Poste Italiane, oltre ai costi legati a servizi considerati marginali come il rilascio di documenti cartacei o la gestione delle operazioni online per cui alcune banche non applicano commissioni, mentre la posta può prevedere una tariffa.

Le condizioni contrattuali possono inoltre cambiare in base ai meccanismi promozionali attivati da Poste Italiane. È frequente, ad esempio, che il canone risulti azzerato solo per un periodo limitato o che siano previsti extra costi in presenza di determinati servizi opzionali alla scadenza della promozione iniziale.

Un’ulteriore fonte di confusione è rappresentata dalla differenza tra il canone pubblicizzato e l’incidenza delle spese accessorie: ad esempio, il costo effettivo a fine anno può crescere fino a superare i 70 euro tra canone, carte e commissioni su operazioni extra, senza che l’utente abbia effettuato rilevanti operazioni fuori dall’ordinario.

Consigli per scegliere e risparmiare

  • Analizza attentamente il foglio informativo relativo al conto corrente postale scelto prima dell’apertura e verifica quali condizioni devono essere mantenute per ottenimento di eventuali sconti.
  • Opta per strumenti digitali per la ricezione di comunicazioni e rendiconti: la versione online del documento estingue le spese di invio cartaceo, spesso soggette a tariffe aggiuntive.
  • Considera la soglia di giacenza media in modo da evitare, se possibile, l’applicazione automatica dell’imposta di bollo.
  • Valuta le carte di pagamento effettivamente necessarie e scegli offerte che includano almeno la carta di debito senza canone aggiuntivo.
  • Fai attenzione a tutte le voci di spesa accessoria e alle spese legate a bonifici, bollettini, prelievi e altro, soprattutto se eseguiti fuori dal circuito postale.

In sintesi, il conto corrente postale è una soluzione accessibile e capillare, ma solo una conoscenza dettagliata delle sue voci di costo consente un reale risparmio. Informarsi sui costi mensili effettivi e sulle modalità per abbatterli è fondamentale per gestire al meglio la propria liquidità, evitando che le spese occulte erodano i vantaggi percepiti inizialmente. Prima di scegliere, valuta in modo critico tutte le condizioni previste dal contratto e mantieni sempre aggiornata la tua posizione affinché agevolazioni e riduzioni rimangano valide nel tempo.

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