Per molti, la scelta della posizione in cui dormire può sembrare irrilevante, ma numerosi studi confermano che essa riveste un ruolo fondamentale nella qualità del riposo e nel benessere generale. Una postura corretta a letto può non solo migliorare il sonno, ma anche prevenire o alleviare dolori muscolari, problemi alla colonna vertebrale e disturbi respiratori. Esploriamo insieme quali sono le posizioni consigliate dagli esperti, i loro effetti sul corpo e alcuni trucchi pratici per ottenere il massimo beneficio dal sonno.
Qual è la posizione migliore per dormire?
Le ricerche e il parere degli specialisti concordano sul fatto che dormire su un fianco o sulla schiena rappresenta la scelta più sana per la maggior parte delle persone. Queste posizioni favoriscono un corretto allineamento della colonna vertebrale, riducendo la pressione su muscoli e articolazioni e consentendo al corpo di rilassarsi completamente durante la notte.
Dormire supini: benefici e quando evitarlo
La posizione supina, ovvero a pancia in su, è spesso consigliata per chi soffre di dolori alla schiena e alle articolazioni. Quando accompagnata da un cuscino di altezza adeguata che sostiene la zona cervicale, questa postura permette alla colonna di distendersi, alle articolazioni di rilassarsi e può aiutare a prevenire spasmi addominali e disturbi digestivi. Tuttavia, non tutti possono beneficiare di questa posizione. È sconsigliata alle persone che soffrono di apnee notturne o russamento cronico, poiché la gravità può favorire la chiusura delle vie respiratorie. Anche le donne in gravidanza dovrebbero evitarla, dato che la posizione supina può influire sulla circolazione sanguigna e provocare disagio.
La posizione laterale: quando preferirla
Molti individui trovano naturale addormentarsi sul fianco, una postura che gli esperti considerano estremamente vantaggiosa. Dormire sul lato sinistro è particolarmente raccomandato per le donne in gravidanza, poiché migliora il ritorno venoso e stimola la funzione renale. Inoltre, risulta utile per chi è soggetto a reflusso gastroesofageo, facilitando il passaggio degli acidi e dei succhi gastrici. Il lato destro è invece ideale per chi soffre di apnea notturna o tende a russare, poiché aiuta a mantenere le vie aeree più aperte e favorisce un sonno più profondo.
Dormire accovacciati a “cucchiaio”, spesso insieme al partner, rappresenta una variazione della posizione laterale che, oltre ad offrire comfort, promuove il rilassamento psicofisico e la sensazione di sicurezza.
Le posizioni da evitare: attenzione alla pancia in giù
Benché possa risultare comoda per alcuni, la posizione prona, ovvero dormire a pancia in giù, risulta la meno favorevole per la salute generale. In questa configurazione, il collo tende a ruotare lateralmente e la colonna vertebrale può subire tensioni innaturali, favorendo la comparsa di dolori cervicali, lombari e irrigidimento muscolare. L’aumento della pressione sugli organi interni e il restringimento delle vie respiratorie possono inoltre compromettere la qualità della respirazione notturna.
Tuttavia, dormire a pancia in giù può alleviare temporaneamente il russamento, motivo per cui alcuni lo preferiscono. Gli esperti, però, consigliano di adottare questa posizione solo come ultima risorsa e di lavorare gradualmente per abituarsi a posture più salutari.
Trucchi e consigli pratici per un sonno davvero riposante
Oltre a scegliere la postura più adatta alle proprie esigenze, ci sono numerosi accorgimenti che possono migliorare notevolmente la qualità del sonno:
- Sostegno adeguato: utilizzare un materasso di qualità e il giusto cuscino è essenziale per mantenere la colonna vertebrale ben allineata e ridurre la tensione su collo e spalle.
- Igiene del sonno: mantenere una routine regolare negli orari di coricamento, evitare schermi luminosi prima di dormire e assicurarsi che la stanza sia buia, silenziosa e ben ventilata.
- Posizioni accessorie: se si dorme sul fianco, posizionare un piccolo cuscino tra le ginocchia può aiutare ad allineare il bacino e la schiena. Chi preferisce la posizione supina può trarre beneficio da un cuscino sotto le ginocchia per favorire il rilascio della tensione lombare.
- Adattare la posizione alle condizioni di salute: chi soffre di dolori specifici, disturbi respiratori o è in gravidanza dovrebbe scegliere con cura la posizione più indicata per la propria situazione, magari consultando un medico del sonno o un fisioterapista.
Personalizzare la posizione in base alle proprie esigenze
Non esiste una “posizione universale” che garantisca benessere e riposo a tutti: la scelta va adattata in base a età, costituzione fisica, eventuali patologie croniche e abitudini personali. Ciò che conta realmente è che la postura scelta:
- non ostacoli la respirazione,
- favorisca l’allineamento della colonna vertebrale,
- permetta ai muscoli di rilassarsi completamente,
- non provochi dolori muscolari al risveglio.
Il sonno è indispensabile per la salute psicofisica, e un approccio consapevole alla posizione notturna, insieme ad altri buoni comportamenti, può fare una grande differenza sulla qualità della vita.
Ricordando che ogni individuo è diverso, ascoltare il proprio corpo e apportare piccole modifiche al modo in cui si dorme può aiutare a scoprire la routine perfetta per un riposo davvero rigenerante. In caso di disturbi persistenti, consultare il proprio medico può offrire ulteriori soluzioni e personalizzare ulteriormente le strategie per dormire meglio.